La Formula 1 non smette mai di stupire. Il Circus stagione dopo stagione continuano a innovarsi, regalando diverse novità, come quelle che hanno portano – nel corso del tempo – anche a modificare alcuni weekend di gara. È il caso della Sprint, introdotta lo scorso anno. La “mini-gara” del sabato ha subito una serie di cambiamenti anche nel corso di questa stagione, anche se non tutti sono d’accordo con le decisioni prese.
Russell contro la regola Sprint: “Non mi piace che non si possa cambiare l’assetto solo dopo le FP1”
Da questa stagione, la Sprint presenta un format particolare: venerdì si parte con la FP1, seguite dalla qualifica per conoscere la griglia di partenza del Gran Premio. Sabato mattina invece, per decretare la griglia di partenza della Sprint, spazio alla Sprint Shootout, con la mini-gara in programma il pomeriggio. Con tale format, i piloti hanno a disposizione solo una sessione di libere, prima di entrare in regime di parco chiuso che impedisce loro di poter porre modifiche sulla vettura. Scelta poco apprezzata soprattutto da George Russell che, come riporta Motorsport.com Italia, ha voluto manifestare tutto il suo dissenso: “Il formato attuale può essere davvero impegnativo. Non mi piace ancora il fatto che non si possa cambiare l’assetto della monoposto dopo le Libere 1″.
“Penso che crei un’incognita per questo sport che, certo, può essere eccitante, ma è come dare a un tennista la sua racchetta un’ora prima della finale di Wimbledon e dirgli semplicemente: ‘Questo è ciò che hai, fattene una ragione e vai avanti’. E senza alcun allenamento preliminare. Non è proprio così che funziona negli altri sport. Capisco perché lo facciamo noi, ma sarebbe bello poter apportare dei cambiamenti a un certo punto del fine settimana“.
“Pausa estiva fondamentale per tutti”
Dopo la Sprint svolta in Belgio, Russell per ora si gode la pausa estiva, regola fondamentale per permettere a tutti i piloti di ricaricare le energie: “Penso – ha ammesso il pilota Mercedes – che la pausa estiva sia un’ottima cosa per tutti i partecipanti a questo sport. Penso che siamo tutti molto motivati e determinati, ognuno di noi si sente un po’ un guerriero e c’è solo voglia di andare avanti, ma credo che tutti riconoscano anche l’impatto delle 2 settimane di pausa. La pausa ripristina e ti fa riprendere completamente. Ma porta anche nuove idee su come migliorare. Sono felice di vedere che noi, come sport, l’abbiamo. E credo che se ne debba parlare anche per l’inverno. Ovviamente questo è più per gli ingegneri e i progettisti in fabbrica. La Formula 1 è uno sport brutale, incredibilmente intenso. Credo che sarebbe una buona cosa aggiungerla”.
FONTE: Motorsport.com Italia