L’ingresso di Audi, che dal 2026 si unirà a Sauber come team ufficiale, ha messo definitivamente fine al rapporto che legava il team svizzero all’Alfa Romeo grazie a un accordo di sponsorizzazione stipulato nel 2018. L’annuncio della separazione e del matrimonio di Sauber con Audi, arrivato un anno fa, nel corso del weekend in Belgio ha portato i vertici del gruppo a muoversi verso altri orizzonti fino alla soluzione: rimanere in Formula 1 grazie ad una collaborazione, rinominando le power unit di un team. Se ne parlava già da maggio, ma adesso a riportare qualche dettaglio in più è la nota firma di Motorsport.com, Roberto Chinchero. La notizia non è stata ancora smentita, tantomeno confermata dalle due parti.
La transizione di Sauber
Alfa Romeo aveva annunciato il suo ritorno in F1 nel 2017 con un piano a lungo termine da title sponsor. La collaborazione ha portato benefici a entrambe le parti tanto da condurre Alfa Romeo ad estendere di un anno la partnership con Sauber, per la stagione 2023, con occhio attento sulle prestazioni delle monoposto di Hinwil. Il tutto fino all’arrivo di Audi.
Sauber si sta preparando all’arrivo del prestigioso marchio il cui lavoro è stato già messo in discussione. In particolare sul ritardo che porterebbe nella realizzazione delle power unit 2026. L’accusa è stata prontamente confutata dal team principal Alessandro Alunni Bravi: “Per quanto riguarda il nostro programma, sta andando nella giusta direzione. Sappiamo che ci sono vincoli anche legati alla regolamentazione finanziaria, ma insieme ad Andreas Seidl [CEO di Sauber] stiamo affrontando tutte le nostre debolezze e cercando di trovare tutte le migliori opportunità sul mercato”.
Anche Alfa prende un’altra strada
La scelta di rimanere in Formula 1 sarebbe stata presa dopo una serie di valutazioni anche su categorie diverse dalla F1. Secondo quanto riportato da Roberto Chinchero, a Monte-Carlo sarebbero iniziati i primi colloqui tra l’amministratore delegato Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato, e il team principal della Haas, Gunther Steiner per una collaborazione, seppur diversa da quella avuta con Sauber. Il team americano ha infatti chiarito di non voler cedere la titolazione del team.
Per il 2024 dunque si sarebbe scelta una forma di collaborazione legata al re branding delle power unit Ferrari. Un compromesso che consentirebbe alla casa del Biscione di rimanere in Formula 1, in una nuova veste. Senza far scomodare troppo la Haas e senza legare più di tanto le due realtà.
Fonte: Motorsport.com