Il Gran Premio del Belgio ci aveva fatto ben sperare, Verstappen in partenza dalla sesta posizione in griglia, per la sostituzione del cambio, Leclerc in pole position ed una previsione di probabilità di pioggia del 40%, insomma c’erano tutti gli ingredienti per una gara esplosiva…
Valzer a tre
Una partenza regolare per i primi due, con Sergio Perez che già si posiziona con la sua RB19 rivolta verso la Ferrari del monegasco, al via prende la scia, già sapendo che lo avrebbe superato con facilità in seguito. Dietro di loro però ci si diverte, Sainz nella lotta con Lewis Hamilton chiude troppo la porta al giovane Piastri che voleva unirsi alle danze. Danni per entrambi, si ritira il pilota McLaren e perdita di un 5% della performance aerodinamica per lo spagnolo che tiene la sua SF-23 in pista con uno sfacciato squarcio sulla pancia destra. Arriva il ritiro per lui al giro 23.
La spunta Lewis Hamilton, che tra i due litiganti… rimane terzo, nessun danno per lui, l’unica preoccupazione è Max Verstappen che lo sfila dopo pochi giri dalla partenza.
Come muovere le pedine in Belgio?
Sembra non esserci lotta, come abbiamo ben capito in queste prime 12 tappe del mondiale, Red Bull vola. In pista quindi non c’è molto che i piloti possano fare, studiano tutte le mosse possibili nelle retrovie, molti infatti sono i piloti ad anticipare la sosta. Le previsioni Pirelli indicavano una prima finestra di sosta attorno al 11-15 giro, ma sono in tre a fermarsi dopo soli sei giri, Norris, Ricciardo e Magnussen. In testa alla corsa intanto i rimasugli di un battibecco tra Max Verstappen e Lambiase (suo ingegnere di pista) sembrano essere completamente spariti. La punta di sarcasmo nella voce stizzita di Verstappen quando Red Bull decide di fermare prima il compagno di squadra viene subito gestito dal suo ingegnere ed è di Max la scelta, entrare o aspettare la pioggia? Sceglie di entrare.
Piove dolcemente in Belgio una manciata di minuti dopo il suo pit stop.
15 minuti di panico
Arriva la pioggia, una pioggia infame a Spa, non scende su tutto il tracciato ed è passata solo per salutare, infatti nessuno si ferma per tentare la gomma intermedia. Non ci sono le condizioni per le gomme da bagnato, ma si fatica a tenere in pista la vettura, anche Russell che sperava nella pioggia rientra per il suo primo pit stop per montare la soft.
15 minuti ed è tutto passato in Belgio, la pioggia come è venuta se ne va e ricomincia il divertimento per i piloti che non devono più resistere ma spingere.
Hamilton si prende le briciole..
Dopo la pioggia fila tutto liscio, il tracciato si asciuga in fretta, e la gara riacquista l’aspetto di una vera e propria gara del 2023.
Verstappen si è ripreso la testa della corsa al giro 17, partendo dalla sesta posizione e con l’aria pulita scappa via a 21 secondi da Perez chiude la gara in solitaria. Dietro di lui sono costanti i distacchi tra Perez, Leclerc ed Hamilton, che staccano di 24 secondi il resto del gruppo capitanato in quinta posizione da Alonso.
Quiete piatta davanti dove tutti si aggrappano ai punti, nelle retrovie invece, dove i punti non ci sono, ma abbonda la passione e la fame di gloria, i duelli non si risparmiano, soprattutto Esteban Ocon che regala sorpassi uno più bello dell’altro, termina in ottava posizione.
La diatriba infinita, quella iniziata nel 2021, tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, sembra non avere fine, l’olandese si porta a casa la quarantacinquesima vittoria, ma il Sir che ha il distacco da Alonso non ci sta, non vuole lasciargli tutto, e in assenza di pagnotta anche le briciole fanno gola. Entra al box, si monta la gialla e toglie il giro veloce a Verstappen.
Classifica d’arrivo del Belgio
1- Max Verstappen, 2- Sergio Perez, 3- Charles Leclerc, 4- Lewis Hamilton, 5- Fernando Alonso, 6- George Russell, 7-Lando Norris, 8- Esteban Ocon, 9- Lance Stroll, 10- Yuki Tsunoda, 11- Pierre Gasly, 12- Valtteri Bottas, 13- Guanyu Zhou, 14- Alexander Albon, 15- Kevin Magnussen, 16- Daniel Ricciardo, 17- Logan Sargeant, 18- Nico Hulkenberg, 19-Carlos Sainz, 20- Oscar Piastri.