Una Ferrari così deludente non se la sarebbe aspettata nessuno viste le premesse della scorsa stagione in cui tutti e due i piloti della Rossa hanno ottenuto almeno una vittoria a testa e numerosi podi. Quest’anno la lotta si è dovuta spostare alle posizioni più basse del podio, per via di una Red Bull decisamente sovra-performante ma anche di un gruppo sotto-performante, come Ferrari, Mercedes. Carlos Sainz al contrario di Leclerc, che ne ha ottenuti due, è ancora alla ricerca del primo podio stagionale.
Ma mentre fuori dal paddock si continua a parlare delle voci di mercato e di un attrito all’interno del box Ferrari tra Sainz, Leclerc e Vasseur, dentro si parla di un problema ben più grande, ovvero di una Rossa troppo incostante e che secondo Sainz vive di troppi alti e bassi. In occasione del weekend di Spa, che precede la pausa estiva Carlos Sainz si è soffermato sui punti critici della Ferrari e sulle promesse mancate, in questa prima fase calda della stagione.
Un inizio complicato
“È stato un inizio frustrante quando abbiamo realizzato che la Red Bull era molto più avanti di noi e che sarebbe stato difficile lottare con loro. Ci aspettavamo che la [nostra] vettura fosse più competitiva – dice Sainz. Sono state poche infatti, le occasioni in cui abbiamo visto una bella SF-23. Una monoposto nata sotto la gestione Binotto, difficile da capire – e no non è un gioco di parole con l’ex team principal e le sue frasi famose ma la pura verità sottolineata dai piloti e da chi ha continuato a lavorarci sopra per renderla quantomeno governabile. Una delle principali preoccupazioni riguarda il comportamento della monoposto che varia da pista a pista, senza un punto di riferimento chiaro. In Austria la SF-23 era competitiva come ci si sarebbe aspettati, in Ungheria però la situazione è andata peggio del previsto. Non c’è un’unica verità quindi sulla monoposto.
“Ora abbiamo tanti alti e bassi, dove in un weekend puoi lottare per la terza posizione, mentre in un’altra lotti per l’ottava posizione. Questa altalena in termini di performance può significare che magari alle volte siamo un decimo davanti o un decimo dietro in una griglia compatta, che non è molto, ma in Ferrari le sensazioni sono differenti quando si torna con una terza o un’ottava posizione”.
Tanto lavoro da fare nella seconda metà della stagione
E’ proprio dalla seconda metà della stagione che le cose per la Ferrari di solito iniziano a complicarsi. Lo abbiamo visto anche nella scorsa stagione, quando la Red Bull ha blindato il proprio dominio davanti ad una Ferrari in panne. Ovviamente, Sainz si augura che le cose in questo caso cambino in meglio. La Ferrari è quarta nel Mondiale Costruttori, tallonata anche da McLaren ben due posizioni sotto rispetto allo scorso anno. In un momento in cui Mercedes e McLaren sono in ascesa, e in cui Aston Martin sembra in difficoltà la Ferrari deve cogliere il massimo.
“Questa è la sfida in cui ci troviamo al momento, ci saranno weekend in cui dovremo lottare per la quinta e la sesta posizione, in cui dovremo celebrare l’aver fatto il massimo che potevamo. Dobbiamo focalizzarci sul massimizzare il potenziale della vettura nella seconda parte della stagione se vogliamo ottenere più punti possibili per il mondiale costruttori. Ci sono dei team, come McLaren e Mercedes, che hanno fatto progressi importanti. In Canada e Austria sembravamo noi quelli con le prestazioni migliori, ma recentemente abbiamo avuto due weekend difficili in cui è sembrato che non abbiamo fatto progressi. Ora magari facciamo qualche buona gara e sembrerà l’opposto. Penso che vada a cicli e dobbiamo fare una media durante la stagione per comprendere bene la situazione”.
Sainz promuove la struttura Ferrari
Nonostante le voci e il pressing mediatico soprattutto da parte dei media spagnoli; nonostante i problemi e i malcontenti generali lo spagnolo difende la Rossa e si augura di poter tornare a competere per le prime posizioni.“In Ferrari le idee sono chiare, stiamo spingendo al massimo per migliorare. Chiaramente è difficile farlo durante la stagione, soprattutto in era di budget cap, non puoi cambiare tutto. Ma abbiamo trovato una direzione, in fabbrica al simulatore stiamo sviluppando la vettura cercando di migliorare cosa non ha funzionato quest’anno. Sono fiducioso che andrà meglio, ma sono scuro che anche gli altri l’anno prossimo faranno uno step in avanti, quindi il focus rimane su noi stessi”.
Sulla questione Mekies, ormai ex direttore sportivo Ferrari Sainz si è espresso così: “Ovviamente Laurent ha rappresentato una parte importante in Ferrari negli ultimi anni e ha dato il suo contributo al team. Avevo una buona relazione con lui. In generale, aveva buone competenze, credo sia anche per questo che diventerà Team Principal di un altro team, perché ha fatto un buon lavoro con noi. Ma il periodo di transizione è già stato completato, anche nell’aiutare Diego [Ioverno] a re-immergersi nel suo vecchio lavoro”.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com