Fino ai primi anni 2000, in F1, il GP di Francia si era disputato sul tracciato di Magny-Cours, tappa sempre molto amata da tifosi e piloti. Fino al 2008, quando il paese decise di non ospitare più l’appuntamento. La situazione rimase invariata, quando nel 2018 la richiesta da parte del governo di immettere nel calendario il circuito del Paul Ricard venne accettata. Da quell’anno, vennero disputate solamente 4 edizioni, con quella del 2020 cancellata per la pandemia.
Macron ha tanto nella testa, ma c’è anche spazio per la F1
Queste ultime settimane sono state molto difficili per il presidente francese Emmanuel Macron, alle prese con le tante prese di posizione dei cittadini. Tentativi su tentativi falliti per cercare di riportare la pace, ma il francese sembra avere anche altri pensieri per la testa.
Una delle sue preoccupazioni, infatti, è quella di riportare il Paese in F1. Stavolta, però, non sarà il circuito situato a Le Castellet ad essere protagonista, ma una nuova pista a Nizza. Per questo motivo, lo stesso Macron ha incaricato il presidente della FFSA Nicholas Deschaux e Christian Estrosi (sindaco di Nizza) di intermediare con Liberty Media.
Non solo Macron, anche il sindaco di Nizza apre al GP
L’idea sembra essere davvero importante per la Nazione, tanto da portare ad un lungo scambio di informazioni tra Macron ed Estrosi. Una lettera partita da Nizza che ha comportato un’immediata risposta da Parigi, dove si è davvero entusiasti di andare avanti con questo progetto: “Siate certi che condivido pienamente la vostra ambizione. Il nostro Paese deve essere in grado, come nel caso degli altri grandi eventi sportivi internazionali che organizza ogni anno, di ricollegarsi alla F1, per il piacere di tutti. È una questione di attrattività per il nostro Paese, di influenza della nostra industria automobilistica e di innovazione per sostenere la decarbonizzazione di questo settore”.
L’unico problema potrebbe rivelarsi la vicinanza con il circuito di Monaco. Problema che potrebbe essere risolto definendo il calendario in maniera che i due appuntamenti siano distanti tra loro.
Articolo a cura di Francesco Orlando