Dall’arrivo di Liberty Media e Stefano Domenicali, in Formula 1 sono cambiate un bel po’ di cose. L’obiettivo però è sempre stato uno: cercare di avere più spettacolo, non uguale al 2021 – perché per certi versi sarà impossibile – ma quantomeno provare ad avere sempre più piloti in bagarre per il titolo.
Obiettivo spettacolo: Domenicali spera in una lotta per il titolo
L’annata 2023 è letteralmente dominata da Max Verstappen. Il pilota olandese non si ferma più ed è a quota sei vittore consecutive – delle otto conquistate dopo appena dieci gare svolte. Numeri impressionanti, che di certo non si sposano con i piani di Stefano Domenicali. Ad ammetterlo, in un’intervista esclusiva a Roberto Chinchero su Motorsport.com, è lo stesso CEO della F1 che ha dichiarato: “Doverosa premessa: Max sta meritando ampiamente il successo che sta raccogliendo, bisogna togliersi il cappello. Ovviamente non nego che mi piacerebbe vedere dei campionati con un confronto tirato fino all’ultimo giro dell’ultima gara, come nel 2021, senza però le polemiche di Abu Dhabi. Allo stesso tempo per i nuovi tifosi che abbiamo acquisito è importante avere delle icone che diventano rappresentative di questo sport in modo continuativo”.
“Vorrei proporre un premio per chi raggiunge il Grande Slam”
Nonostante Verstappen, è una Formula 1 che continua a crescere e non ha minimamente intenzione di fermarsi. Nel corso degli anni sono stati vari i cambiamenti apportati alla classe regina del motorsport, basti pensare all’arrivo della Sprint – con il format che è stato modificato proprio durante questa stagione. Le novità però non sembrano esser finite. Domenicali, infatti, ha espresso una sua volontà: premiare chi al termine di un weekend in cui è presente la Sprint riesca a ottenere il Grande Slam, conquistando dunque le due pole e le due gare. “C’è una proposta che vorrei fare, in linea con il concetto del Grande Slam: ad un pilota – ha dichiarato il CEO – che nel fine settimana dovesse far sue le due pole e le due gare, gli dovrà essere riconosciuto qualcosa in più, che rappresenti bene l’impresa sportiva che ha fatto”.
“Undicesimo team? La vedo dura”
La grande crescita della Formula 1 non ha fatto altro che aumentare anche le richieste di diverse case automobilistiche che desiderano entrare nel circus. Sappiamo già di Audi, che entrerà nel 2026, e dei tentativi di Porsche andati poi a vuoto. Non è da escludere la volontà di Andretti, che più volte ha ammesso di aver fatto richiesta e di esser pronto a entrare come undicesimo team. Sull’argomento però, Domenicali pare tirare ancora il freno a mano: “C’è un processo in corso da parte della FIA e presto ne condividerà i contenuti. Sostengo da tempo che la valutazione deve essere fatta partendo dal dato che oggi abbiamo dieci squadre che hanno un grande valore. Al netto di potenziali casi eccezionali di nuove squadre in grado di portare un grande valore aggiunto alla Formula 1, credo che la piattaforma attuale composta da dieci team andrà benissimo anche nel lungo periodo”.
L’intervista completa di Roberto Chinchero a Stefano Domenicali è disponibile su Motorsport.com Italia.