Temperature alte e vento hanno fatto da contorno alla terza sessione di Prove libere del weekend, 50 i gradi dell’asfalto e 33 quelli dell’aria che hanno reso più complesso rispetto ai precedenti appuntamenti stagionali il lavoro di piloti e ingegneri.
Red Bull attacca, Ferrari risponde
Il leader della sessione è Sergio Perez che chiude il suo miglior giro in 1:30.304, mettendosi alle spalle Charles Leclerc per 194 millesimi. I piloti della Ferrari hanno mantenuto un’ala posteriore più carica a discapito della velocità di punta, più bassa di quella delle Red Bull. Terzo il campione in carica Max Verstappen che segna un 1:30.649. L’olandese si è reso protagonista di un rischioso testacoda alla curva 15, riuscendo però a fermare l’auto in tempo per evitare l’impatto frontale contro il muro.
Chi invece il muro l’ha toccato per davvero è stato Esteban Ocon, il quale ha impattato alla curva 13 la sua Alpine, con un incidente quasi in fotocopia a quello di Sainz durante le FP2; il botto ha causando la bandiera rossa a un quarto d’ora dall’inizio. Niente panico però: il pilota per fortuna sta bene, anche se non aiuterà i meccanici il fatto che in quel punto non ci fossero barriere tech-pro, bensì un muro di cemento.
Brillano i veterani
Il compagno di squadra del francese, Fernando Alonso, ha chiuso con il quarto tempo a 1:31.036. Molto bene i due inseguitori dell’asturiano, con Vettel in quinta posizione, che si riconferma il riferimento della squadra inglese, e Schumacher in sesta, che dopo un inizio di stagione poco roseo dà un primo segnale di ripresa. Il tedesco infatti dovrà dimostrare di essere all’altezza del compagno di squadra danese (ottavo) se vuole garantirsi un sedile per il futuro. In settima posizione c’è Carlos Sainz, che preferisce limitare i danni e ‘giocare sicuro’ al fine di guadagnare fiducia con macchina e pista nuova.
Chiudono la prima metà di classifica Albon e Norris, mentre i loro compagni di squadra sono rispettivamente 19esimo e 13esimo. Non benissimo AlphaTauri, Tsunoda è 11esimo e Gasly 16esimo. Bottas si mette in 14esima posizione dopo il botto di ieri, il compagno Zhou è 18esimo.
Non come ieri
Non a proprio agio come nella giornata di ieri invece le Mercedes, che chiudono in 15esima e 17esima posizione, con Hamilton prima di Russell. Le frecce d’argento sono tornate a soffrire il porpoising e hanno lamentato problemi di surriscaldamento agli pneumatici. Sarebbe però azzardato darle per spacciate in vista delle qualifiche.
Novità sul tracciato
Sono state apportate delle modifiche alla curva 17: sia in entrata che in uscita è stato rifatto l’asfalto, ciò non ha migliorato di molto la situazione per il momento; infatti, erano evidenti le slittate dei piloti che andavano a concludere il giro; Kevin Magnussen si è persino girato.
Anche alla pit-lane si sono visti dei cambiamenti, i due cordoli della ‘mini chicane’ che portava ai box sono stati rimossi, e sono stato posizionati al loro posto due paletti per evitare tagli eccessivi da parte dei piloti.
Aria di cambiamenti
Riguardo alle sostituzioni di componenti, è da notare il cambio di centralina per Carlos Sainz, e la sostituzione di Turbo, MGU-H e cambio per il pilota dell’Alfa Romeo Valtteri Bottas.