Una Ferrari vincere Charles Leclerc l’ha vista la scorsa settimana, ma a Le Mans, nella 24 ore più importante al mondo. L’equipaggio della 499P numero 51, composto da Pier Guidi, Giovinazzi e Calado, ha portato a casa una vittoria storica che in un certo senso compensa le delusioni che i tifosi del Cavallino – e piloti – sono costretti a subire in Formula 1. L’entusiasmo in Ferrari però si limita al WEC dato che la SF-23 non sembra essere quel gioiellino tanto desiderato a inizio stagione. In Canada la Ferrari dovrà cercare una risposta sugli aggiornamenti portati in Spagna ma anche ai problemi avuti da Leclerc. Problemi che, come ammette lo stesso Charles non hanno una spiegazione o un’origine ben precisa.
Leclerc, il sogno Le Mans
Correre la 24 ore di Le Mans è un impegno non da poco, uno dei sogni di tutti coloro che vogliono diventare piloti. Spesso ci si chiede come si comporterebbero alcuni piloti di F1 alle prese con la gara di durata più provante e importante nel motorsport. Molti di loro si sono già cimentati nell’impresa, riuscendo anche a vincerla. Uno dei prossimi a volerla inserire nelle cose da fare prima di appendere il casco al chiodo è sicuramente Charles Leclerc, che quest’anno per la prima volta ha assistito alla 24 ore. Evidentemente il monegasco deve aver portato fortuna alla Ferrari, che dopo 58 anni, al primo colpo è tornata e ha vinto.
“Sono stato a Le Mans per vedere la 24 Ore. Gara incredibile e un giorno mi piacerebbe partecipare. Non poteva finire meglio con la vittoria della Ferrari. Molto entusiasmante. Sono stato sveglio fino alle 4 del mattino…”
Il ritorno alla realtà
Poter far parte di tutto questo e assistere alla vittoria della Rossa ha sicuramente entusiasmato Charles, che tornato alla realtà, ovvero alla sua SF-23 si è detto piuttosto scettico riguardo ad un ritorno della Ferrari in Canada. Il team deve capire bene le potenzialità di questo nuovo pacchetto di aggiornamenti, ed evitare una caduta come quella in Spagna, che non era dovuta a un problema sulla SF-23 numero 16. Il monegasco – nel corso della conferenza stampa che precede il weekend di gara – ha infatti confermato che sulla sua monoposto non sono stati riscontrati problemi, o guasti che giustificano le difficoltà avute durante le qualifiche in Spagna.
“Siamo molto delusi dall’andamento attuale, siamo tutti arrabbiati con noi stessi. In terra spagnola sono stato l’unico a soffrire così tanto, ma dobbiamo spingere e diventare regolari nei miglioramenti del passo gara per ridurre il gap da quelli davanti. Carlos ha faticato anche lui sul long run, ma c’è un indirizzo chiaro di squadra per crescere insieme e superare questo momento”.
Un quadro preoccupante, considerando anche il ritorno della Mercedes in Spagna. In Canada Aston Martin porterà degli aggiornamenti e questo potrebbe riavvicinarla a Mercedes e Ferrari. Sarà necessario dunque, per Charles lavorare durante tutto l’arco del weekend per evitare che si verifichi nuovamente quanto visto in Spagna.
“In Spagna è stato un weekend difficile soprattutto per me. Qui non portiamo nulla di nuovo, non prevedo miracoli. Ma dobbiamo capire come sfruttare al meglio il nuovo pacchetto, anche se non penso che faremo un passo avanti. E no, non c’erano problemi sulla mia Ferrari. Ci aspettiamo che l’Aston oltre alla Red Bull sia molto forte qui. Fatichiamo a capire esattamente quale sarà il livello della Mercedes, però ripeto, dobbiamo concentrarci. Questa pista è molto impegnativa e non sappiamo che piega prenderà nel corso del weekend quindi concentriamoci su noi stessi e vedremo cosa dobbiamo fare.“
Fonte dichiarazioni: Sky Sport F1