Lo scambio di risorse tra team è uno degli elementi chiave della Formula 1 che dal 2022 ha iniziato un nuovo ciclo tecnico. Mai come ora le voci sul mercato – non tanto quello piloti ma di ingegneri e figure di spicco – si fanno più insistenti, e c’è chi cerca ovviamente di attingere dai team che hanno interpretato meglio il nuovo regolamento. Tra questi c’è la Red Bull che nel 2022 ha portato a casa ben due titoli mondiali. Cosa che probabilmente quest’anno gli risulterà ancora più facile non avendo un vero team antagonista. Ci sono diversi uomini, donne dietro queste vittorie e nonostante la Red Bull sembri un team unito, Helmut Marko ha dichiarato di aver faticato a tenere stretto il gruppo di lavoro. Con figure di spicco orientate verso altri team.
Ferrari si rilancia sul mercato
La Ferrari che nella scorsa stagione è tornata a far sognare i propri tifosi con delle vittorie soprattutto nella parte iniziale del Campionato non è riuscita a tenere il passo della Red Bull. Sul banco degli imputati sono saliti tutti, tecnici, piloti, proprietà. Il castello è iniziato a crollare con il primo clamoroso out, quello dell’ormai ex team principal nonché direttore tecnico Mattia Binotto. Due ruoli in uno, che hanno aperto le porte di Maranello ad altri nomi. Tra questi ci sarebbe stato anche quello Christian Horner. Rimane difficile pensare che Horner, da campione in carica e dopo anni di duro lavoro avrebbe lasciato Milton Keynes, ma questa è la “verità” che racconta Helmut Marko.
Ferrari-Horner, un connubio bloccato da Marko
Helmut Marko è un provocatore per natura e proprio per questo le sue dichiarazioni vanno prese con le pinze. La news su un possibile trasferimento di Christian Horner alla Ferrari, e la determinazione di Marko che ha dovuto sborsare diversi milioni per trattenerlo arriva infatti in un momento difficile per il team di Maranello che sta cercando conferme dai nuovi aggiornamenti della SF-23. Al momento la Ferrari ha fatto solo piccoli passi in avanti. A differenza di Mercedes che sembra aver fatto già un notevole progresso con la W14 B.
Nessuno dei due team – tre considerando anche Aston Martin – può ancora impensierire Red Bull anche se Horner ha dichiarato di aspettarsi una riduzione del gap tra Red Bull e Mercedes piuttosto nella seconda parte di stagione. La Ferrari fa fatica a capire quale sia la natura del problema ma nel frattempo anche lei si sta muovendo sul mercato per costruire le basi per il futuro in una delle stagioni più difficili.
Le prese di posizioni di Marko
E pensare che al posto di Vasseur al muretto Ferrari, secondo quanto detto dal super consulente Red Bull, beh ci sarebbe potuto essere Christian Horner. Ma niente e nessuno può dividere il magico trio della Red Bull. Piuttosto che far andare Horner in Ferrari, Helmut ha preferito pagarlo profumatamente. “Mi ci è voluta una notte intera per convincere Horner a restare in Red Bull e non andare alla Ferrari. E questo ci è costato alcuni milioni!” ha dichiarato Marko a Blik.
Una presa di posizione che aveva già un precedente in quanto lo stesso Marko ha detto di essersi opposto anche anni fa, nel 1993 e 1997, alla partenza dell’uomo più importante della Red Bull, Adrian Newey che ha detto ai microfoni di Sky di aver rinunciato per non far cambiare scuola ai figli. “L’allora capo della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo stava già esultando nel paddock e voleva annunciare l’accordo con Adrian. Ma quella sera riuscimmo a far cambiare idea a Newey”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion