La Formula 1 torna a Monaco dopo la mancata tappa di Imola. A rendere frizzante un gran premio già più entusiasmante del solito ci pensa la pioggia. Il leader del mondiale non viene intimorito nemmeno da una bomba d’acqua che si scatena sul principato al giro 52. A seguire l’olandese ci sono Alonso e Ocon. Ferrari anonima, bene Mercedes.
Un ingorgo nelle retrovie di Monaco
Partenza lineare per i primi che sfilano senza cambi di posizione. Situazione più caotica, come di consueto, nelle retrovie di Monaco. Al tornantino del Grand Hotel l’ingorgo provoca il contatto tra De Vries e la Williams di Albon – dove viene coinvolto anche Stroll – , e tra Hulkenberg e Sargeant. Il pilota della Haas sarà penalizzato di 5 secondi poco dopo.
Ocon fa il trenino e Sainz ci prova
Nella fase iniziale del gran premio Esteban Ocon, partito terzo dopo la magnifica qualifica di ieri e la penalità di Leclerc, si è trovato decisamente in difficoltà rispetto al duo di testa Verstappen-Alonso. Dietro di lui un audace Carlos Sainz non ci ha pensato due volte a provare il sorpasso. Fuori dal tunnel lo spagnolo ci ha provato in staccata, finendo per tamponare il francese. Solo un danno all’ala anteriore per il numero 55, che non risente di nessuna penalità, se non di una bandiera bianca e nera. Ad impensierire i due ci pensa Hamilton provando l’undercut. Alpine ferma Ocon e Ferrari Sainz. I due rientrano davanti all’inglese mantenendo invariate le posizioni.
Magnussen bersaglio mobile a Monaco
Intorno a metà gara l’indistruttibile Haas di Magnussen ha resistito a ben due contatti. Sergio Perez è il primo missile che impatta sulla VF-23 del danese. Risultato: ala rotta per il messicano che rientra per sistemare la sua RB19. Poco dopo ci pensa Stroll a fare lo stesso all’ultima curva. Nessun danno degno di nota per i due.
Delude Ferrari a dispetto delle alte aspettative per il gran premio del principato. A testimoniare lo scarso rendimento della rossa è il ritmo di Leclerc. Il monegasco è costretto a fermarsi al giro 45 con le gomme posteriori completamente divorate. Il numero 16 non riesce a stare al passo con la Mercedes di Russell nella fase finale, rinunciando al sorpasso virtuale vista la penalità di 5 secondi dell’inglese. Tanto il lavoro da fare a Maranello. Gara da dimenticare anche per Sainz, che prima tampona Ocon, poi sbatte senza danni alla Mirabueau alta, chiudendo addirittura dietro al compagno e Gasly.
Finale clamoroso: piove a Monaco
Al giro 52 si scatena la pioggia. Nel giro di poche tornate si registrano tre incidenti minori. Stroll, Magnussen e Sargeant si sono ritrovati contro le barriere totalmente privi di aderenza. Il danese è poi andato lungo alla prima curva, mentre il canadese si è ritirato per una sospensione rotta. Poco dopo si è registrato un contatto tra Perez e Russell. L’inglese è rientrato bruscamente in pista dopo l’uscita alla Mirabeau alta inducendo Perez a tamponarlo. 5 i secondi di penalità comminati a Russell. Penalizzato di altri 10 secondi Nico Hulkenberg per non aver scontato correttamente i 5 secondi di penalità. Lungo anche Tsunoda al Mirabeau causa problemi ai freni.
L’ordine di arrivo: fantastica performance di Ocon e delle McLaren
Spettacolare prestazione del trio di testa. Verstappen impone un ritmo martellante, Alonso ce la mette tutta ma si deve accontentare della seconda posizione, e Ocon potrà dire ai nipoti di aver messo un’Alpine a podio a Monaco. Grazie alla prestazione del francese Alpine supera McLaren in classifica. Grande prestazione di Mercedes, che si posiziona quarta e quinta (Hamilton davanti a Russell) nonostante l’incertezza sugli aggiornamenti. Le due Ferrari di Leclerc e Sainz mettono a sandwich l’altra Alpine di Gasly. Chiudono la top 10 Norris e Piastri, padroni di una McLaren velocissima sul bagnato.
De Vries porta a casa un buon 12esimo posto tra Bottas e Zhou. Dietro al cinese c’è Albon, seguito da Tsunoda. Perez precede Hulkenberg e Sargeant. Chiude la griglia il ritirato Magnussen, classificato per aver completato almeno il 90% della corsa. DNF per Stroll in un weekend da dimenticare.