Solo Charles Leclerc e Max Verstappen hanno una media punti più alta della sua al FantaF1. Mr. George Russell, l’inglese dalle buone maniere e la pronuncia perfetta di casa Mercedes è stato l’unico ad entrare in Top 5 in tutte e 4 le gare disputate finora. “Facile, con una Mercedes” direbbero i meno attenti, ma se andiamo a guardare i risultati del suo compagno di squadra capiamo che quella che George sta guidando è una macchina tutt’altro che perfetta e competitiva. A renderla competitiva è la propensione con la quale la guida Russell.
Nel weekend di Imola il divario tra i due piloti è esploso. Lewis Hamilton ha trascorso la maggior parte della sua gara inseguendo a rilento l’AlphaTauri di Pierre Gasly anche quando il Drag Reduction System (DRS) è stato attivato a metà gara. A posizioni invertite non sappiamo che cosa avrebbe fatto o no Russell ma George ha fatto un ottimo primo giro e ha guadagnato posizioni, trovandosi, o meglio mettendosi, in una situazione molto più facile di Hamilton ritrovatosi nella mischia e doppiato in gara dal suo ex rivale Max Verstappen.
In casa Mercedes c’è tensione ma non per il rapporto tra i due piloti che invece si stimano e rispettano. Il problema nasce e si esaurisce nella macchina e in tutte le soluzioni messe a punto per risolvere i problemi. Il divario tra i due piloti, però, dovesse aumentare nel corso delle prossime gare porterà inevitabilmente il team a scegliere l’uno o l’altro come prima guida. In questo senso George, può stare più tranquillo avendo già dimostrato di poter fare grandi cose anche con una W13 piuttosto inguidabile.
“Lewis ha chiaramente il ritmo”, ha detto Russell a Sky Sports F1 . “È incredibilmente veloce e lo ha dimostrato finora quest’anno, ma è stato difficile per noi come squadra farlo quando serve tempo”. Vogliamo tutti di più. Lui vuole di più. Nessuno è contento della posizione in cui ci troviamo attualmente“.
Per il team principal della Mercedes Toto Wolff, l’impressionante inizio di stagione di Russell ha ripagato la fiducia riposta nel giovane britannico dalla sua carriera da junior, dopo averlo portato in Formula 1 e poi in Mercedes come pilota fisso.
“Sono molto impressionato da come si è ambientato”, ha detto Wolff. “La sua professionalità e analisi ci aiutano a valutare la situazione.” Abbiamo due dei tre migliori piloti forse e loro meritano una macchina e un motore che li faccia combattere davanti piuttosto che essere doppiati. Non è quello che si merita nessuno di loro”.