Durante le consuete conferenze pre-stagione, la FIA aveva deciso che, nelle prime 5 gare della stagione, le zone DRS avrebbero subito delle modifiche. Sarebbero state, quindi, accorciate o allungate.
Due zone su tre accorciate a Miami
L’ultimo appuntamento dove la Federazione sperimenterà questo sarà proprio a Miami, dove tra poche ore andranno in scena le prove libere 1. Sul circuito cittadino sono stati designati ben tre punti dove attivare l’ala mobile: una volta sul rettilineo principale, una in quello tra la 10 e la 11 ed un’ultima prima dell’ultima curva. Queste ultime due sono state accorciate di 75 metri, come accaduto per Baku, in quanto considerate zone troppo semplici in cui effettuare il sorpasso. Si potrà quindi usufruire del Drag Reduction System rispettivamente dopo 105 e 525 metri dopo aver effettuato la curva. Non è stata toccata invece quella del rettifilo del traguardo, non considerato un punto influente dove superare.
Parla Lewis: “Non contento affatto”
Questa scelta, come già fatto notare in Azerbaijan, non piace alla maggior parte dei piloti. Nella conferenza stampa svolta ieri, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha mostrato tutto il suo disappunto. L’inglese ha fatto notare come, all’apertura del DRS, era ormai troppo tardi per sopravanzare la vettura davanti: “Quest’anno hanno accorciato il DRS sul rettilineo, ma non so bene perché lo abbiano fatto. Abbiamo sempre avuto grandi gare dove c’era il DRS. Quando a Baku attivavamo in DRS era troppo tardi. Non ci sono stati tanti sorpassi”.
Quindi, anche se il DRS di alcuni team (come Red Bull) è molto efficiente, accorciare questi tratti porta anche ad una riduzione dello spettacolo, quello che Liberty Media vuole promuovere. Perciò questa mossa potrebbe ritorcersi addirittura contro coloro che l’hanno ideata, in quanto meno sorpassi vuol dire che ci saranno meno battaglie. Meno battaglie, inoltre, vogliono dire gare sempre più noiose e, di conseguenza, una diminuzione di coloro interessati a questo sport.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO