Quando ti chiami Ferrari è chiaro che l’obiettivo sia solo uno: vincere. Il podio di Charles Leclerc in Azerbaijan, in un ennesimo dominio della Red Bull, ha però un significato speciale. Il monegasco, al termine di un eccezionale weekend, ha gettato con Ferrari la base per una nuova ripartenza in campionato.
Ferrari, alla fine risponde sempre la pista
Pole. Pole. Secondo posto. Podio (virtuale). Terzo posto. Podio. Sono questi i risultati portati a casa in tre giorni da Charles Leclerc. Baku ha un po’ il suo nome scritto, e su questo non ci piove, ma è anche inevitabile vedere i miglioramenti avuti sulla SF-23 che, in un fine settimana ovviamente particolare per il format Sprint, ha visto Ferrari essere più veloce nel giro secco di Red Bull. Un dato che, in relazione allo scorso anno, non sarebbe da esaltare, mentre se si notano le prime qualifiche del 2023, fanno capire di come a Maranello si siano dati un bel po’ da fare durante la sosta (che tanto pausa in fin dei conti non è stata).
In attesa degli aggiornamenti…
Con un Leclerc in crescita, e una Ferrari capace di fare la pole, verrebbe da dire che gli aggiornamenti portati dalla rossa iniziano a dare i propri frutti. In realtà, a Baku, complice il format del weekend, non ci sono state novità sulla SF-23. Ferrari ha preferito rinviare tutto dalla settimana prossima, con i primi (ma non ultimi) elementi che arriveranno sul tracciato di Miami, per poi essere divisi tra Imola e Barcellona. L’obiettivo? Cercare di avvicinarsi ancor di più a una Red Bull che però, indipendentemente dai miglioramenti Ferrari, sembra esser sempre più imprendibile.
Lavoro di unione
L’assenza di veri aggiornamenti sulla vettura ci fornisce una chiave di lettura molto interessante. Nella GES di Maranello hanno lavorato bene sul setup e, come ammesso anche da Vasseur, sono finalmente riusciti a: “Unire i pezzi” – che hanno portato la rossa a conquistare il podio. Manca ancora il ritmo nel passo gara, con Ferrari che dimostra di non esser ancora pronta per ambire alla vittoria, considerando la strapotenza della RB19 che si è vista sia nella Sprint del sabato che nella gara della domenica.
Testa a Miami con un unico, grande, obiettivo
Se però da Baku serviva dare una scossa, diciamo che Ferrari e Leclerc si son dati da fare. Con il percorso individuato serve solo una cosa: stare calmi, fare gli step giusti e cercare di iniziare una risalita che possa portare, quantomeno, Ferrari a esser senza discussione seconda forza del campionato. Proprio come Charles Leclerc ha dimostrato in Azerbaijan. Sì: senza discussione.