La Formula 1 riaccende i motori nell’atipico weekend azero, e lo fa con l’ennesima doppietta Red Bull. Il vincitore della sprint di ieri replica il successo anche di domenica, avvicinando il compagno in classifica. Al successo di Perez si aggiunge l’ottima prestazione della Ferrari, che sembra vedere la luce in fondo al tunnel dopo un avvio deludente.
L’ottima partenza di Leclerc non basta: Verstappen e Perez comandano
Dopo la pole position magica nelle qualifiche del venerdì, Charles Leclerc ha avuto l’opportunità di sognare un risultato migliore rispetto a quella dello sprint. La partenza del monegasco è stata ottima. Il numero 16 è riuscito inizialmente a tenere a bada il duo Red Bull, ma una volta iniziato il ritornello del drs non c’è stato molto da fare. Verstappen prima e Perez poi hanno sverniciato la SF-23 di Leclerc senza troppa difficoltà, forti di una velocità di punta senza pari – circa sei i km/h medi su Ferrari a drs aperto – .
Ottima la partenza di Stroll che sopravanza Norris. Il compagno del canadese Fernando Alonso insidia il rivale storico che fa rima con Lewis Hamilton ma non ha successo. Una fase iniziale difficile per il sette volte iridato, che rientra al giro dieci e ricostruisce un’ottima gara. Da sottolineare il contatto tra Albon e Piastri, imbottigliati nelle strettoie della città azera. Una fase iniziale difficile per la maggior parte dei piloti partiti con gomma gialla: tanto il graining e lo scivolamento.
La safety car rimescola le carte
Al giro 10 un lampo. Nick De Vries fa un lungo appena prima della sezione del castello e provoca bandiera gialla. La direzione gara avalla l’uscita della safety car che svantaggia Verstappen a favore di Leclerc e Perez. L’olandese monta la gomma dura appena prima dell’entrata della macchina di servizio, e Perez ne approfitta per diventare leader. Alla ripartenza, Leclerc non resiste a lungo, venendo sopravanzato dal numero 1 appena dopo la ripartenza, eseguita senza intoppi anche da Perez. Interessante aneddoto all’entrata dei box, dove Russell affianca pericolosamente Stroll con cinismo e furbizia. Tutto regolare.
Gli ottimi segnali Ferrari e la rinascita Aston Martin
Nella prima gara dopo quella che di fatto è stata una pausa estiva 2.0 Maranello lancia un segnale. La SF-23 ha del potenziale, e a testimoniarlo è stata la prestazione di Leclerc. Il monegasco fa una delle sue prestazioni migliori, con una gestione gomma da manuale. Il madrileno dell’Aston Martin ci ha provato fino alla fine, in un duello cronometrico con Leclerc combattuto a suon di migliori settori. Ottimi dunque anche i segnali della casa inglese, che dopo il sesto e ottavo posto di ieri faceva mal sperare in vista della gara di oggi, complici anche i dubbi sull’adattabilità dell’AMR23 in un tracciato del genere. Più anonima la Mercedes, che paga un passo non all’altezza e si accontenta delle briciole dei primi.
La griglia finale
Alla doppietta Red Bull segue un fantastico Charles Leclerc che conquista il primo podio stagionale. Ci ha provato Alonso ma si deve accontentare del quarto posto. Limita i danni Sainz, che nonostante il weekend sottotono tiene a bada l’insidia Hamilton. Stroll precede Russell, entrambi più in difficoltà dei compagni. Fa quel che può anche Norris, che sigilla la top ten insieme a Tsunoda (decimo). Non fa meglio dell’undicesima posizione Piastri, appena davanti al solito Albon che ce la mette tutta per tentare di togliere la Williams dalla decima posizione nei costruttori, senza successo. Sargeant è sedicesimo, più in difficoltà. Le Haas di Magnussen e Hulkenberg sono 13esima e 17esima. Fatica anche per AlphaTauri, che potrebbe accusare il recente cambiamento dei vertici: Gasly 14esimo e Ocon 15esimo. Chiude un Alfa Romeo deludente: Bottas diciottesimo e Zhou ritirato per un problema. Ultimo De Vries dopo l’errore prima della sezione del castello.