I pronostici alla viglia della Sprint Race avevano ipotizzato una gara movimentata, ma nessuno se l’aspettava così rocambolesca. D’altronde, la Safety Car in Formula 2, è un personaggio ricorrente, quasi una costante. Ed oggi a Baku ne abbiamo avuto la conferma, tanto che la gara si è conclusa dietro di essa, con Bearman primo, seguito da Vesti e Crawford.
La prima vittoria di Bearman
Il pilota inglese della Prema, dopo aver ottenuto la pole position nella giornata di ieri, sarebbe dovuto partire dalla decima piazzola della griglia. Grazie però alla penalità inflitta a Pourchaire, il Ferrari Junior Driver è avanzato di una posizione. Dal giro 3 Bearman inizia la sua risalita, superando prima Fittipaldi, poi Pourchaire ed infine Crawford.
Così facendo, Ollie Bearman è arrivato alle spalle del compagno di squadra Vesti, che è ingaggiato nella lotta per il terzo posto con Daruvala. Finalmente il danese riesce a conquistare la posizione sul pilota alla guida della MP, ma Daruvala continua a vedere nei suoi specchietti una monoposto della Prema avvicinarsi: è quella di Bearman.
Dopo aver chiuso il sorpasso sulla macchina numero #2 in curva 1, Bearman sembra non riuscire a raggiungere il compagno. Vesti è difatti incollato al duo Hauger-Martins, che sta a capo del gruppo. L’incidente del 19esimo giro non ha intaccato Bearman, che è riuscito a chiudere il sorpasso su Vesti poco prima dell’ingresso della Safety Car, portandosi primo. Doppietta Prema e prima vittoria in Formula 2 per l’inglese.
Prima fila fatta fuori al via
Allo spegnimento dei semafori, la partenza della prima fila composta da Verschoor e Maloney pareva buona. Dopo neanche pochi metri però, Martins vede aprirsi un corridoio tra i due e si infila senza pensarci troppo. Purtroppo però si rivela una manovra avventata, non c’è spazio e Maloney fora per un contatto con Martins, mentre Verschoor tocca il muro.
Verschoor è costretto al ritiro immediato, mentre il ritiro per Maloney avverrà al 18esimo giro. Hauger in tutto ciò ne approfitta e diventa il leader della gara. Viene però rincorso dal pilota della ART, Martins, che in più occasioni ne tenta il soprasso.
Nelle barriere ci sono finiti anche Boschung al giro 3 e Nissany al giro 14 dopo aver perso il punto di corda. Il giapponese che attualmente si trova in vetta alla classifica piloti, Iwasa, è out dalla Sprint a causa di un problema al DRS che rimane aperto.
L’inferno degli ultimi 3 giri
È proprio l’incidente di Roy Nissany a scaturire una serie di eventi che porteranno solo 11 piloti sulla linea del traguardo. La ripartenza dopo la Safety Car costituisce un’opportunità per molti. Una sola parola può descrivere quanto accaduto in curva 1: caos. Hauger e Martins prendono la curva troppo larga e finiscono a muro. Il vincitore della Sprint in Australia, a seguito del contatto con le barriere si gira. Bearman tocca Daruvala, la quale vettura va ad infilarsi sotto quella di Martins.
Arthur Leclerc e Théo Pourchaire vanno lunghi e si piantano nel muro, mentre Doohan si gira ancor prima di arrivare alla curva. La gara termina sotto dominio di Safety Car, con solamente metà griglia in pista a prendere la bandiera a scacchi.
Domani la Feature Race, preparate i pop corn perché si prospetta una gara interessante!