Il prossimo appuntamento in programma per la F1 si svolgerà in Azerbaijan, precisamente nella capitale, a Baku, tappa fissa ormai della massima categoria del motorsport dal 2016. La gara, in quell’anno fu vinta da Nico Rosberg per la Mercedes.
Un po’ di storia
Il Baku City Circuit è un circuito cittadino costruito nella zona vecchia dell’omonima città. È lungo 6.003 metri e presenta due zone DRS, una sul rettilineo principale ed uno in quello subito dopo curva 2.
Nella prima edizione, il gran premio non veniva denominato GP dell’Azerbaijan, ma GP d’Europa.
Entriamo più nel dettaglio
Il tracciato è composto da curve a 90° nel primo settore, seguito da una zona molto stretta, quella del castello, dove bisogna essere più che precisi per non rischiare incidenti. L’ultimo settore non è altro che il rettilineo principale, che presenta 4 tornate da prendere in pieno.
Una combinazione letale per le gomme, specialmente quelle posteriori che, come visto nel 2021, sono molto soggette a surriscaldamento. In quell’anno, infatti, abbiamo visto lo scoppio proprio di quegli pneumatici per Stroll e per il campione del mondo in carica Max Verstappen. Il tema principale sarà quindi quello dell’assetto: i team dovranno trovare un giusto compromesso tra una buona velocità di punta per non perdere troppo nell’ultimo settore, ma allo stesso tempo per non essere troppo portati al degrado nelle prime due zone del tracciato.
GP Azerbaijan: chi è il favorito?
Ovviamente, guardando le prime tre gare di questa stagione, non si può non dire che i favoriti non siano i piloti della Red Bull. Ricordiamo, però che questo week-end ci sarà la Sprint Race. Il team di Milton Keynes, nella scorsa stagione, ha avuto un po’ di problemi a livello di assetto tra il sabato e la domenica: staremo quindi a vedere se questi intoppi si ripresenteranno in questo fine settimana.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO