La Ferrari non ha intenzione di arrendersi per quel che riguarda la penalità inflitta a Carlos Sainz in Australia. La scuderia di Maranello infatti ha presentato ricorso alla FIA, basandosi sull’articolo 14.1.1 del Codice Sportivo, per avere una revisione sull’incidente che ha coinvolto il loro numero #55 e l’Aston Martin di Fernando Alonso.
Ferrari non molla
Andiamo con calma: penultimo giro del Gran Premio d’Australia. A seguito dell’ennesima bandiera rossa, si ha una nuova ripartenza che, in curva 1, vede succedere l’incredibile: Alonso, per evitare di attaccare Hamilton che aveva davanti, anticipa la frenata e prova un incrocio di traiettoria. Questa scelta porta al contatto con Carlos Sainz. A seguito dello scontro, la FIA ha deciso di punire Sainz con 5 secondi di penalità che lo hanno portato dal quarto posto conquistato in gara all’ultima posizione. Sembra corretto descrivere l’incidente secondo questa versione in quanto a raccontarcelo sono i dati telemetrici che potranno essere un’arma importante per la Ferrari nel corso della revisione.
Il caso Sainz sarà analizzato il 18 aprile
In base a quanto riporta Chris Madland, è stata ufficializzata la data in cui la FIA valuterà se Ferrari avrà portato o meno prove convincenti per cambiare la decisione presa dalla direzione gara. La data selezionata è martedì 18 aprile. Di seguito il tweet di Medland: “La richiesta Ferrari di rivedere la penalità di Carlos Sainz nel Gran Premio d’Australia sarà esaminata da parte della FIA il prossimo 18 aprile tramite un incontro online. Si stabilirà se ci sono prove nuove e rilevanti”.
Non resta che attendere
Non resta dunque che attendere gli inizi della prossima settimana con Ferrari che spera, in vista di Baku, di raddrizzare gli (attuali) zero punti portati a casa dall’Albert Park.