Un avvio di stagione così non ce lo si aspettava di certo. In sei gare abbiamo visto ben cinque piloti diversi agguantare la prima posizione, di cui solo uno è riuscito a bissare la vittoria. Il tris di weekend medio orientale e oceanico si è concluso. Ora, la Formula 2 metterà a Baku il primo piede nel vecchio continente per inaugurare l’inizio della stagione europea. Le aspettative per la lotta campionato si sono alzate, ma chi può realmente puntare a conquistare l’iride?
La classifica di campionato dopo l’Australia
Nella terra dei canguri sono iniziate a stabilirsi delle gerarchie un po’ più chiare. Ad uscire dal weekend australiano più pulito degli altri è senza dubbio Ayumu Iwasa, forte di un avvio solido che gli garantisce un vantaggio di otto punti sul primo inseguitore: Théo Pourchaire. Alla stessa distanza – 8 punti – Frederik Vesti insegue il francese della Art. Il danese è a sua volta tallonato da un ‘doppio 33’ composto da Boshung e Leclerc. Segue Daruvala, di un punto dietro al duo appena citato.
L’ottima partenza di Iwasa gli fa sognare il campionato
Non c’è da girarci intorno, il classe 2001 di Osaka ha tutta l’aria di poter ambire a qualcosa di concreto. il pilotino dell’Academy Red Bull ha ingranato una marcia superiore a partire dalla seconda metà della stagione scorsa. Non a caso ha vinto il premio per il miglior debuttante. Ha un buon passo in qualifica, d’altronde una pole position nelle funeste condizioni meteo di Melbourne non si conquista a caso; è forte nei sorpassi e sa tenere testa a chi ha qualche anno di esperienza in più. Il giovane giapponese ha la possibilità di dimostrare quello che non hanno dimostrato Hauger e Lawson. Certamente, un buon piazzamento nella classifica finale non sarebbe un cattivo biglietto da visita per presentarsi al cospetto di Helmut Marko.
Ciò che manca a Pourchaire e la rincorsa di Vesti
Il francese dell’Academy Alfa Romeo è certamente uno dei favoriti nella lotta al titolo. L’anno scorso ha chiuso il campionato secondo a 101 lunghezze della prima posizione. Ci si aspettava certo di più, ma il mix tra giovane età e vasta esperienza, visto che è dal 2020 che gareggia in Formula 2, fa di lui una minaccia per chiunque ambisca a conquistare l’iride. Il numero 5 della Art è un buon qualificatore, ma talvolta pecca di costanza. In Arabia Saudita, ad esempio, ha pescato un doppio zero che gli sta costando parecchi punti. Se smusserà gli angoli del proprio rendimento potrà puntare anche alla massima serie, vista l’aria di cambiamento che avvolge ultimamente l’Alfa Romeo in vista del 2026.
Attenzione anche ad un altro junior: Frederik Vesti non è stato scelto a caso per il programma giovani piloti della Mercedes, e sappiamo quanto la stella prediliga la qualità alla quantità. Il danese ha avuto un avvio drammatico in Bahrain, ma la terza posizione in campionato testimonia quanto di buono fatto nel tentativo di risalire la china. Dopo la vittoria a Jeddah avrà certamente acquisito la dose di confidenza in più che serve per star dietro alle teste di serie. Le carte in regola per fare bene già al secondo anno ci sono eccome.
Boschung e Leclerc: due minacce con un avvio agli antipodi
L’elvetico e il monegasco, come anticipato, si trovano a pari punti in quarta e quinta posizione. Se Boschung ha avuto un ottimo avvio vincendo in Bahrain, Leclerc ha iniziato piano alzando di gara in gara l’intensità. Il monegasco è il primo degli otto debuttanti. A distinguere i due c’è anche l’esperienza. Boschung è in Formula 2 dal 2017, un veterano, mentre Leclerc viene da una stagione così così in formula 3, che ha chiuso sesto. Difficile dire se il monegasco della Dams sarà in grado di impensierire gli avversari nella corsa al titolo, ciò che è certo è che il potenziale non manca, discorso diverso sarà metterlo in campo.
FONTI: gpblog.com