Chiunque sia in zona autodromo Enzo e Dino Ferrari, avrà notato ieri un gran movimento. Infatti il team di F1 britannico, McLaren ha annunciato due giorni di test in preparazione al weekend di gara emiliano.
Chi corre?
Dalle indiscrezioni arrivate prima della conferma del team si è cercato di capire chi potesse prendere parte a questi test, di fatto i due piloti ufficiali della scuderia, Lando Norris e Oscar Piastri, tornano proprio in questi giorni da una gara parecchio impegnativa come è stata quella australiana e da un paese che con l’Italia ha un fuso orario di ben nove ore. La cerchia però andava restringendosi, il terzo pilota Palou è occupato con il campionato Indycar, come anche un nome già sentito in McLaren Pago O’Ward impegnato ugualmente nella categoria. Piloti di formule inferiori? Purtroppo no, la F2 è la F3 tornano anch’esse dal weekend di Melbourne.
Con la conferma dei test, è arrivata anche la conferma dei due piloti, che saranno giustamente: Lando Norris e Oscar Piastri.
McLaren a punti
La McLaren torna da un weekend positivo, il primo della stagione nel quale riesce a portare a casa dei punti, passando da ultima a quinta forza del mondiale. Salto dovuto anche alla gara pazza svoltasi all’Albert Park la scorsa domenica. Con 8 piloti fermati prima della bandiera a scacchi, sarebbe stato quasi impossibile non concludere a punti.
Norris sesto e Piastri ottavo.
Perché i test?
La F1 è un mondo in evoluzione ed ogni gran premio porta con se una tonnellata di dati utili ai team che continuano ad evolvere la macchina anche tra un weekend e l’altro. Il team di Woking ha iniziato la stagione, come detto prima, in maniera disastrosa, ed ha ancora tanto da analizzare e migliorare della nuova MCL60.
Attenzione però che i test non potranno essere effettuati con la vettura 2023, per regolamento infatti verrà utilizzata il progetto di due anni fa, la MCL35M.
Ai più inesperti potrebbe sembrare inutile effettuare dei test con una vettura vecchia, ma in uno sport come questo dove l’allenamento è strettamente legato ai due giorni pre-gara, a differenza di altri dove l’allenamento è costante e di molte ore al giorno, scendere in pista giova molto ai piloti e sicuramente sarà prezioso anche per chi ha l’occhio per cogliere informazioni utili da sfruttare in pista.