Durante il Gran Premio di Melbourne, in Australia è successo veramente di tutto. Tanto da richiedere un’analisi approfondita dei vari episodi che hanno riportato a galla i problemi di un regolamento sportivo così complesso e interpretabile. Uno degli episodi controversi e che è stato esaminato approfonditamente dai commissari di gara a Melbourne, ha riguardato la prima partenza da fermi, dopo l’incidente di Alexander Albon.
Un “formation lap” troppo pericoloso
Il momento incriminato riguarda il giro di formazione della prima ripartenza. Lewis Hamilton, in testa al gruppo dopo un’ottima partenza e il pit stop di Russell, si è reso protagonista di un episodio giudicato troppo pericoloso, ma non “illegale”. L’inglese nel seguire la Safety Car ha rallentato parecchio, si è quasi piantato, costringendo così il resto del gruppo a manovre pericolose per evitare una serie di tamponamenti a catena. Soprattutto nelle curve cieche. C’è chi si è quasi fermato e anche chi si è ritrovato a dover utilizzare vie di fuga perché il gruppo era troppo compatto e lento.
Una manovra non particolarmente apprezzata soprattutto dal suo vecchio rivale, Max Verstappen, che si è aperto in un team radio polemico sottolineando come Lewis non fosse neanche lontanamente vicino alle 10 lunghezze di auto che il leader dovrebbe rispettare dietro Safety Car: “Amico, Lewis è a più di 10 lunghezze di macchina. Controlla!”
Niente di irregolare ma regolamento da rivedere
L’episodio, non indagato in gara, è stato revisionato dai commissari di gara, che non hanno trovato veri e propri colpevoli nonostante fosse una situazione “non ideale dal punto di vista della sicurezza.” Il perché risiede nel regolamento. L’articolo 58.8 del Codice Sportivo Internazionale della FIA stabilisce che la vettura di testa debba rimanere entro le 10 lunghezze dalla Safety Car prima della ripartenza quando le sue luci sono accese. Tuttavia, in caso di ripartenza da fermo, le luci della Safety Car si spengono e dunque il leader può prendersi più spazio rispetto a quello imposto dal regolamento. A dirlo è l’articolo 58.11.
Dunque Hamilton non ha commesso nulla di irregolare, leggendo il regolamento. Nonostante questo però i commissari hanno ritenuto opportuno soffermarsi sulla questione, per evitare che si verifichino episodi simili magari con conseguenze più gravi. “Riteniamo che parte del problema sia rappresentato dal regolamento che consente alla monoposto di testa di dettare il ritmo. Forse questo aspetto dovrebbe essere esaminato in futuro per vedere se le attuali regole siano appropriate per una ripartenza di questa natura [da fermo in griglia]”.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com