Miscelate assieme le parole “formula 3” e “Australia” e otterrete un mix esplosivo. Nelle retrovie della feature race di Melbourne se ne sono viste di tutti i colori. Là davanti, invece, la situazione non ha peccato di linearità. A prendersi la corsa è infatti Bortoleto, seguito da Saucy, Minì, Fornaroli e O’Sullivan. Le prime cinque posizioni fissate dalle qualifiche di venerdì restano invariate, ma là dietro…
L’Australia è verdeoro. Doppio orgoglio anche per l’Italia
Gabriel Bortoleto e la sua Trident numero 5 si prendono tutto nel cittadino dell’emisfero australe. Il brasiliano non sbaglia nulla e porta a casa la seconda future delle due corse finora concretizzando la pole del venerdì. A seguire l’imprendibile Bortoleto ci sono Saucy, Minì e Fornaroli. Lo svizzero si aggiudica il giro veloce. Mentre i due italiani gestiscono e portano a casa un risultato che li mette rispettivamente quarto e nono nella classifica generale. Un weekend decisamente migliore rispetto all’avvio sfortunato del Bahrain per l’Alpine Junior.
Bene anche O’Sullivan, quinto, il quale ci prova su Fornaroli all’ultimo senza successo. Ottimo l’inglese Browning, che passa da nono a sesto, facendo retrocedere Aron di una posizione. Mantiene l’ottavo posto Beganovic, protagonista di un contatto con Collet che ha provocato una foratura a quest’ultimo, poi sedicesimo. La top 10 si chiude con uno strepitoso Josep Marìa Martì, che da 30esimo arriva nono infiammando la pista con mosse spettacolari, come il sorpasso su Edgar (12esimo). Decimo Barnard con la Jenzer.
Dramma e ritiri: la seconda parte di classifica
Undicesimo c’è Mansell. L’inglese precede Edgar e Smith, che da 27esimo arriva 13esimo dilettandosi in una rimonta degna di ovazione. Poi Gray, Barter e Collet, sfortunato nel contatto con Beganovic. Yeany precede Sophia Floersch con la PHM. Villagomez è 19esimo, penalizzato di 10 secondi dopo il contatto che ha mandato Cohen in testacoda costringendolo al ritiro. Non se la passa bene nemmeno Tsolov dietro Garcia. Il bulgaro si becca 10 secondi dopo un contatto con Faria, poi ritiratosi. Chiudono gli arrivi Goethe e Bedrin.
Figurano tra i ritiri Cohen, sfortunato nella collisione con Villagomez; Faria; Wisnicki, il quale danneggia la sospensione girandosi; Frederick, dopo un incidente in regime di safety car; e Colapinto, la cui sfortuna continua dopo la squalifica nella sprint di ieri. Weekend da dimenticare anche per Boya e Montoya: lo spagnolo ha rischiato il decollo provando il sorpasso su Tsolov, mentre il venezuelano si è ritirato dopo un lungo.