La prima vittoria stagionale a Jeddah per Sergio Perez si è consumata non solo nei festeggiamenti ma anche nelle polemiche interne. La Red Bull non ha rivali, almeno in questa prima fase del campionato, dunque i piloti sono “liberi” di lottare. O almeno questo è quello che spera Perez. Dopo un inizio tranquillo la presenza di un osso duro come Max Verstappen, partito dalle retrovie e arrivato alle calcagna del suo compagno di squadra ha messo il messicano sotto pressione. Così le comunicazioni con il team, che imponeva a Perez di tenere un certo ritmo, si sono trasformate in un interrogatorio sulle comunicazioni arrivate a Max, proseguito poi a fine gara, quando il messicano ha scoperto poco prima di salire sul podio, che l’olandese gli aveva soffiato il punto del giro veloce.
Le smentite
La polemica è proseguita con un dibattito tra Perez e Christian Horner. Il messicano ha inizialmente accusato il team di non avergli comunicato di poter spingere, mentre Horner ha smentito, ribadendo che Perez aveva avuto una possibilità per rispondere a Max. Possibilità però non colta dal messicano. “Sapeva che Max avrebbe fatto un tentativo, ma ha rinunciato dopo le prime due curve. Era già a un decimo e mezzo di distacco da sé stesso, e poi ha rinunciato”.
Due settimane dopo, in Australia, le acque in casa Red Bull sembrano essersi calmate. Perez parlando ai media nel giovedì a Melbourne ha infatti dichiarato di aver avuto un confronto con il team, che ha portato ad un riappacificamento. “Le cose vanno bene ora. Abbiamo parlato dell’episodio a Jeddah e siamo tutti sulla stessa linea. Abbiamo imparato da questo episodio. Ero convinto di non aver ricevuto le informazioni giuste, ma ora ripensandoci, la squadra ha fatto un buon lavoro”. Il messicano è quindi tornato sui suoi passi, ma ciò non toglie la sua voglia di lottare per qualcosa in più di una vittoria, soprattutto con una Red Bull dominante.
Australia una sfida diversa
Le sfide però non sono ancora finite. Melbourne è una tappa totalmente diversa ed affermarsi qui è importante. L’ultimo successo della Red Bull qui risale al 2011 con Sebastian Vettel.“Speriamo di mantenere questo trend. Per la squadra sono state due gare fantastiche, ma la strada è ancora lunga, quindi sarà molto importante, ogni fine settimana è una nuova sfida. Bahrain e Arabia Saudita sono piste molto diverse tra loro, e l’Australia sarà un’altra sfida per noi e per questa vettura. Abbiamo un ottimo passo e stiamo lavorando duramente insieme per garantire anche la nostra affidabilità. È stato un inizio divertente per il 2023, ma dobbiamo mantenere il nostro alto livello”, ha concluso Perez.
Fonte dichiarazioni: F1