Portare da tre a sei il numero di Sprint nella stagione 2023 sembrava una decisione certa. Avanzata da Liberty Media e promossa anche da tutti i 10 rappresentanti dei team nell’incontro della F1 Commission tenutosi ieri 26 Aprile 2022, però la proposta non ha trovato il consenso della Federazione, e del neo presidente Mohammed Ben Sulayem.
Per l’approvazione la Commissione deve esprimere almeno 26 voti favorevoli su un totale di 30 di cui 10 riservati alla FIA, 10 alle squadre e 10 a chi ne detiene i diritti commerciali, ovvero Liberty Media. La risposta della Federazione Internazionale però, nonostante la proposta fosse stata accolta in modo positivo anche dai team ha deciso di andare controcorrente e respingerla. La Federazione, rappresentata in primis dal presidente Ben Sulayem ha chiarito la propria posizione dichiarando di volere più certezze economiche sull’impatto delle Sprint, e che, se necessario potrebbe rivalutare la proposta.
La FIA attraverso un comunicato arrivato nella serata di ieri si è espressa così sulla decisione “Pur sostenendo l’idea di introdurre un numero maggiore di gare sprint la FIA sta ancora valutando l’impatto di questa proposta sul suo operato e quello del personale presente sui campi di gara, ed appena possibile fornirà il suo feedback alla Commissione”.
Discusse anche le linee guida dal 2026
Tra gli altri temi discussi in commissione c’è anche quello relativo alle linee guida per le Power Unit a partire dal 2026 e la capacità di introdurre nuovi costruttori. Il punto cardine sarà quello di portare un carburante sostenibile al 100%, con l’eliminazione dell’MGU-H e un relativo calo di potenza dei motori. Uno degli obiettivi è anche quello di rendere la competizione più accessibile ai nuovi costruttori, riducendo i costi complessivi.
“La FIA ha fissato i seguenti obiettivi preliminari a seguito del lavoro di simulazione del suo dipartimento aerodinamico – ha chiarito la Federazione Internazionale – obiettivi che sono stati ben accolti dalla Commissione”.
I punti fissati sono: minor drag, mantenimento dei miglioramenti sul comportamento in scia delle monoposto per favorire lo spettacolo senza essere condizionate dai flussi della macchina che precede, riduzione di peso e dimensioni delle vetture, incremento della standardizzazione delle componenti con tecnologie più economiche e sostenibili, e progressi sul fronte sicurezza.
Un altro elemento approvato all’unanimità riguarda un aggiornamento del Regolamento Tecnico 2023 che renderà obbligatorio l’uso delle famose “helmet camera“, ovvero le telecamere integrate nel casco dei piloti, attualmente adottate solo da alcuni team. I dispositivi, che devono essere in primis compatibili con gli standard di sicurezza imposti, vista la vicinanza con gli occhi dei piloti, cercando di offrire al pubblico una visuale quanto più veritiera possibile su quello che vedono i piloti , sono già in fase di test in questa prima parte di stagione, e finora i riscontri sono stati positivi sia da parte delle squadre che dei piloti che hanno provato il sistema.
Fonte: Motorsport.com