Sembrava non esserci più alcuna speranza per Fernando Alonso, costretto a rinunciare al podio a Jeddah, il numero 100 della carriera, a causa di una penalità di 10 secondi arrivata addirittura dopo le celebrazioni. Il trofeo, messo in mostra dallo spagnolo, una volta arrivata la sanzione è stato consegnato a Russell, il quale ha dichiarato di “non meritarlo” quanto Alonso e l‘Aston Martin. Proprio quest’ultima non si è lasciata intimidire e ha da subito presentato ricorso alla FIA che ha pubblicato pochi minuti fa il seguente verdetto.
Podio confermato per Fernando Alonso
Il team si è dato da fare e subito dopo il verdetto si è recato negli uffici della FIA per fare luce su quanto accaduto, vincendo il ricorso e ripristinando così il podio di Fernando. Ma facciamo un passo indietro. Dopo aver scontato una penalità di cinque secondi ai box per non essersi allineato correttamente al box sulla linea di partenza, la FIA ha aperto una seconda indagine su Fernando per via di una segnalazione del Remote Operations Center. La segnalazione faceva riferimento al fatto che la penalità non fosse stata scontata correttamente in quanto la macchina di Alonso era stata toccata dal meccanico addetto al carrello. La segnalazione si reggeva sul fatto che i team avessero concordato su fatto che qualsiasi contatto con la vettura avrebbe comportato un “lavoro” su di essa.
La FIA ha dunque diramato un comunicato per sanzionare il pilota con 10 secondi di penalità. Una decisione che il team non ha preso a cuor leggero. Tanto da portare il team principal dell’Aston Martin, Mike Krack a dichiarare di essersi già lanciati in un appello. La notizia ha iniziato a circolare. Il banco si è riaperto, e ad aumentare la confusione è arrivato un post di Fernando Alonso in cui celebrava il podio numero 100. La reazione più spontanea è stata quella di pensare che stesse scherzando sulla penalità. Fernando aveva già criticato la FIA, giudicando la penalità ricevuta come un “brutto spettacolo da parte della FIA“.
Dopo lui, anche Briatore ed altri hanno iniziato a congratularsi con lo spagnolo. Lì il quadro è apparso chiaro e le dichiarazioni sono uscite man mano. La Federazione ha dunque confermato che la squadra aveva il diritto di rivedere la sanzione a Jeddah. Pubblicando successivamente il documento che ufficializza il podio di Fernando.
Il comunicato FIA
La FIA, su prova di Aston Martin che ha portato ben 7 esempi utili alla riesamina del caso ha ammesso che non esisteva un reale accordo su questo tema. “A sostegno della petizione di riesame, ai commissari sportivi sono stati mostrati i verbali dell’ultima riunione della SAC e le prove video di 7 diversi casi in cui le auto sono state toccate dal carrello mentre scontavano una penalità simile a quella inflitta all’Auto 14 senza essere penalizzate.”
Dopo l’ammissione della FIA al ricorso è arrivata la revoca della penalità. “Dopo aver esaminato le nuove prove, abbiamo concluso che non vi era alcun accordo chiaro, come suggerito in precedenza agli steward, su cui fare affidamento per stabilire che le parti avevano concordato che un carrello che tocca un’auto equivarrebbe a lavorare sull’auto. Date le circostanze, abbiamo ritenuto che la nostra decisione originaria di imporre una penalità alla vettura 14 dovesse essere revocata e lo abbiamo fatto di conseguenza“.