Se c’è una squadra che su tutte ha deluso in queste prime quattro battute stagionali di un mondiale lunghissimo, quella è senz’altro la Mercedes. Nella gara di ieri abbiamo assistito alle contraddizioni di un team che, almeno da fuori, pare proprio in alto mare su tutti i fronti, sia tecnici che gestionali. Colui che la Mercedes crede potrà essere la guida del futuro della squadra, si è dimostrato in questo avvio stagionale quello che molti si aspettavano: un vero e proprio top driver, capace di massimizzare le prestazioni del mezzo che ha a disposizione, probabilmente anche grazie all’interminabile purgatorio in Williams, in cui ha passato tre anni senza poter mostrare il proprio talento come avrebbe voluto; perché questo è George Russell, un pilota talentuoso che, come i ben noti casi rari del circus, ha bruciato le tappe per arrivare nella classe regina delle quattro ruote. L’inglese infatti, ha dimostrato costanza, finendo in top 5 nelle prime quattro gare stagionali (l’unico pilota a farlo), e prestazioni, riuscendo a spremere ancor più del compagno di squadra una W13 che tutto sembra fuorché competitiva. E se da una parte c’è l’arrembante campione nascente, dall’altra c’è la stella che, fino ad ora, non ha brillato come ci si sarebbe aspettato. Nella gara tenutasi ieri all’Enzo e Dino di Imola, Hamilton è rimasto incastrato in un trenino, il quale giro dopo giro sembrava impossibile sopravanzare, come fosse una muraglia, consentendo all’inglese di tagliare il traguardo in un’anonima 13esima posizione, col compagno in quarta. Forse sarà stata una rara stonata di un lungo campionato, ma ciò che traspare dalle parole di Lewis è una motivazione discendente, lui stesso ha detto: ‘non vediamo la luce in fondo al tunnel’. Strano crederci visto che nelle passate gare era parso molto fiducioso del team che gli ha sempre affidato mezzi radenti la perfezione tecnica, tentando il tutto per tutto al fine di rattoppare una vettura ballerina, provando assetti di tutti i tipi improvvisandosi in ruoli non propri di un pilota, bensì di un ingegnere. George Russell, che tra l’altro ha conquistato la maggior parte dei punti della squadra (49 su 77), non dà assolutamente per vinto il sette volte campione del mondo, riportando le seguenti parole: ‘Lewis sono certo che tornerà e mi sta spingendo a dare il massimo sempre. Non mi sento a mio agio in questa situazione perché so di cosa sia capace’. Ebbene non resta che aspettare i prossimi appuntamenti, per vedere come si evolverà una squadra abituata ad ottenere sempre il massimo dei risultati, sia dal lato dei piloti, sia dal lato della vettura, che dà sempre più l’impressione di essere il frutto di un progetto errato, figlio di regolamenti mal interpretati.
FONTE: Motorsport.com Italia