Non è iniziato di certo nel migliore dei modi il weekend della Ferrari in Arabia Saudita. Guardando la classifica delle FP2, che vede Charles Leclerc strappare la nona piazza davanti a Sainz, decimo, sale un certo spavento. Ci sono però delle spiegazioni che vedono una Rossa ancora col freno a mano, ma pronta più che mai a mandare un messaggio forte al campionato.
Le novità presentate a Jeddah
La Ferrari non vuole aspettare. Dopo il Bahrain, Vasseur aveva annunciato delle novità, che sono subito arrivate. Su entrambe le SF-23 è stata infatti montata l’ala mono-pilone. Lo stesso elemento provato durante i test e nella prima sessione di libere in Bahrain. I cambiamenti non riguardano solo l’ala posteriore, ma anche quella anteriore che è stata ridisegnata per spingere la quantità dei flussi per indurre una percentuale maggiore verso il retrotreno. Un’altra modifica è stata effettuata anche sotto la bocca dei radiatori, con l’obiettivo di aumentare la portata d’aria nello scasso, facendo scorrere il flusso d’aria verso il fondo.
Siamo solo all’inizio
Si parla ovviamente solo di primi aggiornamenti. In casa Ferrari si lavora già per portare novità a Melbourne, prossimo appuntamento della stagione. Nonostante le dimissioni di Sanchez, il programma sviluppi a Maranello è stato programmato almeno fino ad aprile. La Rossa, soprattutto se si considera la scorsa stagione, sa di quanto continuare su questa strada sia la strada giusta da percorrere.
Ferrari, il commento di Mekies
Preferisce però aspettare Laurent Mekies che ha eseguito il suo resoconto del venerdì di Jeddah: “La cosa importante era trovare una seconda risposta su una pista diversa dal Bahrain. Per ora, avendo visto solo il venerdì, dico che la lettura è complicata perché ci sono stati programmi un po’ diversi tra le varie squadre. Già tra le nostre macchine ci sono state differenze nel lavoro, anche legate alla penalizzazione di Charles. Noi abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma abbiamo esplorato diverse cose e siamo contenti. La cosa che mi carica è pensare che nelle PL2 abbiamo visto distacchi più piccoli rispetto al Bahrain. Trovare quei 2-3 decimi finali potrebbe fare la differenza“.
Ora si fa sul serio
I primi aggiornamenti sono dunque arrivati. Dopo essersi nascosti, Ferrari deve spingere e lo farà senza dubbio questo pomeriggio con le qualifiche. Lì le Rosse saliranno di motore, mettendosi in gioco, dando finalmente un’idea di quanto il Bahrain sia stato realmente accantonato.