In Arabia Saudita con Leclerc costretto ad una penalità di 10 posizioni per la sostituzione della terza centralina stagionale la Ferrari ripone tutte le sue speranze sull’iberico Carlos Sainz. La SF-23 numero 55 sarà l’unica punta a disposizione per il team ma soprattutto un indicatore importante per capire il potenziale della monoposto su un tracciato molto diverso da quello del Bahrain. Servono infatti più gare per avere certezze sui punti di forza e quelli di debolezza della SF-23.
Il circuito di Jeddah ha velocità di punta più elevate ed è meno esigente con le gomme. L’unica sfida è quella di trovare da subito il set-up ideale ma il team ci sta lavorando.
Problemi di gioventù
L’affidabilità è un problema che nel 2022 ha segnato particolarmente la stagione della Rossa e il problema di Charles, al primo GP stagionale ha fatto scattare un campanello d’allarme piuttosto importante. Allarme rientrato però con le verifiche e che non deve deconcentrare la Rossa. “E’ stato un weekend difficile però credo non potessimo fare di più – ha ammesso Sainz nella conferenza stampa pre weekend. “Charles arriverà qui con una penalità non ideale. Abbiamo identificato il problema ed è la prima volta che lo ritroviamo, quindi ci ha colto di sorpresa. Sono sicuro che risolveremo nel breve termine. Siamo soltanto la prima gara e se c’è una cosa che ci ha insegnato il 2022 è che non importa come si inizia ma come si finisce. Quindi dobbiamo cercare di guardare avanti, sviluppare la macchina e migliorare il risultato di partenza.“
Tutti gli occhi puntati sullo spagnolo
Sainz è ormai al terzo anno con la Ferrari ma lo scorso anno ha subìto forse per la prima volta la pressione di ritrovarsi ingaggiati in una lotta mondiale con una monoposto competitiva. Dopo un periodo iniziale di instabilità i risultati però sono arrivati e così anche la quinta posizione in classifica piloti che ha permesso alla Ferrari di conquistare il secondo posto in quella costruttori.
Ma quest’anno ci si aspetta una musica diversa sin dall’inizio. Nel corso dei test in Bahrain Carlos Sainz aveva trovato un passo migliore rispetto a quello del Leclerc, ma poi le mancanze della SF-23, e la capacità di estrarre quel qualcosa in più dalla macchina, caratteristica del monegasco, hanno nuovamente ristabilito le gerarchie, fino al ritiro di Charles. I tempi dello spagnolo si sono avvicinati a quelli del monegasco ma c’è sempre un gradino a dividerli.
A Jeddah Ferrari più competitiva
La classifica al momento verte a favore dello spagnolo che con un quarto posto contro un DNF ha battuto 1-0 il proprio compagno. A Jeddah Sainz avrà un’altra importante occasione per cogliere quanti più punti possibili. Ricordiamo che la Ferrari a inizio anno ha dichiarato quale fosse il proprio obiettivo, ovvero vincere in entrambi i campionati. Per farlo servono due macchine competitive e due piloti competitivi. Anche se con stili di guida diversi. La Rossa non ha ancora trovato la competitività sperata. Anche per questo non sentiamo il team principal Vasseur soffermarsi sulla questione delle gerarchie.
La Ferrari in Bahrain ha mancato il podio con entrambe le vetture, e sull’opportunità di salirci a Jeddah Sainz si dice fiducioso. “Voglio pensare di si, la pista è totalmente diversa così come l’asfalto, e l’ala che porteremo. E’ tutto diverso dal Bahrain e ho la sensazione che saremo più competitivi. Sarà sufficiente per battere Red Bull? difficile ma voglio essere ottimista e pensare che abbiamo una buona possibilità di tornare sul podio“.