E’ un weekend amaro, molto amaro per la Ferrari. La scuderia di Maranello, proprio nel GP in cui non ci voleva, non va oltre la sesta posizione con Charles Leclerc. Nulla da fare per Carlos Sainz, costretto al ritiro a inizio gara per un contatto con Ricciardo.
Una domenica bagnata
La Ferrari esce sconfitta dal weekend di casa, nonostante l’inizio fosse stato senza dubbio ottimo. Al venerdì, sotto la pioggia, si era vista la grande forza della Rossa sul bagnato e, la possibilità che la variabile pioggia potesse incombere e partecipare alla gara di domenica, era molto alta. I problemi sono arrivati però già dal pomeriggio, con la qualifica e l’errore di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha avuto però la forza di sapersi riscattare nella Sprint del sabato, insieme a un’ottima prestazione di Leclerc che, a causa del graining all’anteriore, ha dovuto lasciare la prima posizione a Max Verstappen.
Tra previsioni e sorprese
La situazione in casa Ferrari dunque, arriva a domenica mattina, non poteva che essere fiduciosa. La pioggia era insistente sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, e le possibilità di fare bene partendo secondi, con Leclerc, e quarti, con Sainz, c’erano. Non tutto però, nelle corse, va sempre come si crede. Inizia il Gran Premio e si assiste subito al primo colpo di scena: Carlos Sainz viene tamponato in partenza da Ricciardo ed è costretto al ritiro. Nulla da fare per il madrileno, senza dubbio sfortunatissimo, non solo nell’essere ostacolato e toccato da Ricciardo, ma anche nell’insabbiarsi senza poter più ripartire. A differenza dell’Australia, questo zero pesa un macigno. E’ il secondo consecutivo, unito proprio a quello di Melbourne, e forse il fatto che Sainz non abbia colpe, fa anche capire la gran sfortuna avuta dal numero 55 della griglia.
L’errore evitabile ma…umano
La gara prosegue con la Ferrari che ha dunque solo un pilota in pista: Charles Leclerc. Il monegasco è terzo e cerca varie volte l’attacco a Perez, saldamente secondo. La scelte dei direttori di gara di non abilitare il DRS ha senza dubbio sfavorito Charles Leclerc. Il monegasco più volte ha infatti provato il sorpasso su Checo, senza mai riuscirci. Si è passati dunque a una nuova strategia in casa Ferrari: Leclerc rientra ai box e monta le soft, per uno stint finale. Il monegasco, una volta superato Norris per la terza piazza, si mette ancora all’inseguimento di Perez, fino all’errore alla Variante Alta: Leclerc si gira, va a muro, riparte ma l’ala è danneggiata. Rientro ai box e ripartenza dalla nona posizione. Alla fine il monegasco chiude sesto, ma vien da chiedersi: ne valeva la pena? Rischiare così tanto, portare al limite una vettura con la quale si poteva puntare massimo al terzo posto? Leclerc sa di aver sbagliato e l’errore, dopo tre gare perfette, può anche capitare. Ma ora, se l’obiettivo è il mondiale, con un Verstappen on fire, per Leclerc e la Ferrari non saranno più concessi tanti margini di errore.
Testa alla prossima
Adesso è però anche giusto cambiare e voltare pagina. Una settimana di riposo può solo che far bene alla Ferrari e a Leclerc. A Maranello lo sanno e ne siamo a conoscenza alla fine tutti: la Ferrari è forte e Leclerc ha tutto per vincere il titolo. Un piccolo errore che può succedere. Testa alla prossima dunque, a Miami in cui rivedremo senza dubbio una Ferrari saldamente nelle prime posizioni e… con qualche piccola novità.