Nonostante la minacciosa presenza di nuvoloni neri sopra l’autodromo a pochi minuti dall’inizio della Sprint, la pioggia non è arrivata a condizionare quella che è stata una ‘mini-gara’ entusiasmante e di certo al di sopra delle aspettative.
Dopo uno stacco di frizione non idilliaco del pole man Max Verstappen, l’olandese si è visto sopravanzare dal rivale Leclerc, il tutto contornato da un boato impressionante della folla. Il campione in carica poi, per poco non rischiava di finire in terza posizione alle spalle di Lando Norris, il quale ha dato conferma di una McLaren in ripresa nonostante i numerosi problemi avuti nella seconda sessione di prove libere.
Poche curve dopo il via c’è un contatto tra Zhou e Gasly alla piratella, col cinese che si vede costretto al ritiro e il pilota dell’AlphaTauri che fora lo pneumatico anteriore destro. Subito Safety car; alla ripartenza Leclerc parte prima del ‘previsto’ e riesce a creare un distacco sufficiente a garantirsi l’immunità dall’ala mobile dell’inseguitore. Al giro 16 Verstappen inizia ad essere sotto il secondo, ma ancora non riesce a sferrare un attacco. Causa graining sull’anteriore destra di Leclerc verso la fine della Sprint, Verstappen è sempre più vicino, le Red Bull infatti non hanno sofferto di degrado gomma come Leclerc e hanno, sul finire, tenuto un passo superiore a quello del monegasco. Alla ventesima tornata Verstappen è incollato a Leclerc, al punto da riuscire a sorpassarlo ancor prima della staccata della curva del tamburello. Perez, a dimostrazione della superiorità odierna della monoposto di Milton Keynes, arriva in terza posizione, guadagnandone 4, e avvicinandosi a Leclerc nel corso dell’ultimo giro, che probabilmente ha anche alzato il piede capendo di non avere il passo per inseguire da vicino il vincitore.
Alla ripartenza Magnussen fa tante onde sul rettilineo principale per scaldare le gomme medie (uno dei pochi a non avere le soft), e viene avvertito con bandiera bianca e nera; il danese arriverà poi in ottava posizione dopo essere partito quarto. Stessa sorte per Alonso (nono), che si è trovato molto in difficoltà perdendo 4 posizioni nel corso della gara.
Tanta fatica le Mercedes, quasi mai inquadrate, che tagliano il traguardo in undicesima e quattordicesima posizione, con Russell prima di Hamilton.
Grande rimonta di Carlos Sainz, che dopo essere partito dalla decima piazza, inanella con freddezza una serie di sorpassi e si mette quarto in vista della gara di domani.
Meglio le Mclaren considerando che la squadra ha raccolto praticamente zero dati in condizioni d’asciutto a causa dei problemi riscontrati sulle due vetture in FP2: Norris e Ricciardo rispettivamente quinto e sesto.
Bene Bottas che ha guadagnato una posizione finendo settimo, dopo aver perso qualche posizione al via, non un novità quest’anno in casa Alfa Romeo.
Risultato ottimo per Mick Schumacher, che partendo dodicesimo, riesce a sopravanzare Russel e Vettel (13esimo), finendo in decima posizione.
Le AlphaTauri di Tsunoda e Gasly chiudono 12esima e 17esima, mentre Stroll è 15esimo, Ocon 16esimo, e le williams arrivano in 18esima e 19esima con Albon e Latifi.