Dopo aver convinto nei test, Fernando Alonso continua a stupire. Lo spagnolo è stato decisamente la sorpresa di questo venerdì di prove libere, chiudendo secondo al mattino e primo nel pomeriggio, con un tempo di quasi 2 decimi più veloce di quello fatto segnare da Verstappen.
La Red Bull rimane, in ogni caso, indubbiamente favorita, ma questa Aston Martin sembra davvero potersela giocare con Ferrari e Mercedes. Il team clienti di Mercedes è fin qui sembrato più veloce della squadra di Brackley, sia in qualifica che sul passo gara. Soprattutto quest’ultimo è il vero punto di forza di Aston Martin e di Alonso, che sulla carta può puntare al podio.
Le parole di Alonso
Molti stanno già pronosticando una pole position da parte sua (sarebbe la prima dal GP di Germania 2012), ma lo spagnolo ci tiene a precisare: “Sarei deluso se non facessi la pole domani? Onestamente non so neanche quale sarebbe una buona posizione per noi. Dopo i test, pensavamo di arrivare in Q3 con entrambe le macchine e fare più punti possibili nelle prime gare cercando di non commettere errori, perché è molto semplice commettere un errore”.
“Non è la stessa cosa lottare per la quattordicesima posizione o per la top 5, la pressione e l’adrenalina sono diverse. Ci sono tante cose in cui dobbiamo crescere insieme come team. Mi aspetto che commetteremo alcuni errori, sia io che la squadra. Dobbiamo tenere i piedi per terra: lottare per il campionato è un obiettivo a lungo termine, non penso già quest’anno“.
Presto per dare verdetti, ma c’è orgoglio per i miglioramenti fatti
Con Stroll che, nonostante abbia saltato i test pre-stagionali, ha chiuso la giornata in sesta posizione, si vede il miglioramento fatto dalla AMR22 alla AMR23. E anche Alonso ci tiene a sottolineare il buon lavoro svolto in fabbrica, come ha dichiarato a F1TV. La pista deve ancora dare il suo verdetto, ma la nuova vettura sembra essere decisamente più veloce di quella che ha chiuso il 2022 al settimo posto nei costruttori.
“Ovviamente, è sempre bello vedere di essere competitivi. Dopo i test, le sensazioni sono sempre un po’ altalenanti e non sai mai bene in che posizione sei. Neanche le qualifiche e la gara ce lo diranno. Avremo un verdetto dopo le prime tre gare: Bahrain, Jeddah e Melbourne sono circuiti molto diversi tra loro”.
Al momento dobbiamo solo concentrarci su noi stessi. Ci sono tante cose da migliorare nella macchina, il bilanciamento non era perfetto oggi. Stiamo cercando di rinforzare ogni area della squadra. Ovviamente, mi sento bene a guidare questa macchina, ma è sempre un feeling relativo. Ti puoi sentire bene ma poi ci possono essere tre o quattro squadre più veloci di te”.
“Quindi, vediamo dove siamo. Penso in ogni caso che dovremmo essere orgogliosi del passo in avanti fatto. Sono stati tre mesi di lavoro intenso in fabbrica. Abbiamo passato tantissime ore al simulatore, ai meeting e abbiamo cercato di anticipare i problemi che potremmo avere nelle prime gare. Come ho detto, ciò che veramente mi incoraggia per il futuro è il gruppo di persone che abbiamo. La conoscenza e il talento che questa squadra ha sono senza precedenti“.