Le monoposto 2022 sono state concepite con uno scopo ben preciso: rendere più facile, per chi segue, tenere il passo e regalare battaglie più avvincenti. Ma sebbene la Formula 1 abbia messo nelle mani dei piloti una potenziale arma micidiale, c’è ancora qualche dubbio sulla caratteristica che meno di tutto il resto ha subito l’effetto della cosiddetta “rivoluzione”: il DRS
Che le nuove vetture siano ad un primo passo verso questa direzione, lo stiamo vedendo in questo avvio di stagione. Tuttavia, la Formula 1 continua ad affidarsi molto all’utilizzo delle ali mobili, in quanto, soprattutto in determinati circuiti, senza queste sarebbe davvero difficile compiere il sorpasso. Tracciati come Melbourne, come Imola, senza DRS, degenererebbero probabilmente in una processione.
Il DRS rimane una presenza controversa in F1. Introdotto nel 2011 come soluzione per aumentare i sorpassi, si è dimostrato efficace ma impopolare vista la frequenza dei sorpassi incontrastati. Sebbene l’abolizione del DRS sia uno degli obiettivi prossimi della categoria, a Melbourne, terza tappa del mondiale 2022, queste verranno addirittura aumentate a 4, arrivando così a coprire il 45% del circuito.
I duelli tra Max Verstappen e Charles Leclerc in particolare hanno entusiasmato i tifosi e alimentato le polemiche su DRS sì e DRS no, dato che, sia in Bahrain che a Jeddah, il DRS è stato sfruttato a proprio vantaggio dall’uno o dall’altro pilota. In entrambi i casi il pilota ad averne tratto vantaggio è stato quello che ha fatto un uso strategico delle zone DRS. Ed è proprio questa battaglia strategica ad entusiasmare alcuni dei piloti, chiamati a duellare in modo più intelligente, quasi si stesse giocando ad una partita a scacchi. In particolare Charles si è detto favorevole a questa soluzione e al modo in cui si concilia con le nuove monoposto: “Il DRS deve ancora rimanere, altrimenti le gare sarebbero molto noiose. Naturalmente è positivo per noi piloti e per lo sport che le auto possano ora seguirsi meglio, ma questo non è abbastanza per noi per fare completamente a meno del DRS. Rimarrà parte della Formula 1.” ha detto Charles.
A Melbourne è difficile sapere come verranno sfruttate queste zone dato il recente cambio del layout ma avere il DRS nella curva 9-10 potrebbe comportare un vantaggio importante e se a Jeddah abbiamo visto Charles e Max inchiodare per avere il DRS all’ultima curva beh aspettiamoci lo stesso anche qui. Questo anche perché in Australia non c’è spazio per contrattaccare. La configurazione della pista, infatti, non si presta al gioco dei sorpassi in successione. Sebbene ci siano due di zone vicine, non c’è nessun punto di rilevamento DRS che le divide. Pertanto, se viene effettuato un sorpasso utilizzando il DRS nella prima zona, il pilota che è stato sorpassato non potrà beneficiare del DRS per attaccare nella zona successiva ma sarà costretto a seguire.
Il nuovo regolamento verrà messo duramente alla prova in Australia, così come il tracciato modificato all’Albert Park che vuole tornare in grande stile e regalare emozioni.