Le FP2 a Jeddah terminano con una doppietta McLaren. La scuderia inglese è ancora in cima alla classifica e rimane la vettura da battere. Il miglior tempo l’ha fatto siglare Lando Norris, che farà sicuramente di tutto per difendere il primo posto nel mondiale. Gli avversari, però, non sono molto lontani, con Mercedes, Ferrari e Red Bull pronte a insidiare il dominio Papaya. Infine, Leclerc è uscito dai box soddisfatto dalle prove concluse, mentre Hamilton si è mostrato molto più tirato in volto.
Scendono subito tutte le vetture in pista per le FP2 a Jeddah
Semaforo verde alle 19:00 italiane e subito scendono in pista tutte le vetture, ad eccezione della Sauber di Bortoleto per dei problemi relativi alla perdita di carburante, sul velocissimo circuito arabo. I piloti e le scuderie, dopo aver preso confidenza con quest’ultimo durante la prima sessione di prove, stanno iniziando a lavorare per raccogliere dati per la gara. Infatti, tutti sono scesi in pista con gomme medie, tranne la Williams di Albon che ha iniziato a girare con gomma dura. Nel frattempo, appena dopo dieci minuti di prove, Lance Stroll arriva al bloccaggio in curva uno, così forte da perdere il controllo della sua vettura e finire in testacoda nella via di fuga.
Una delle difficoltà maggiori che sta preoccupando i piloti in pista è la visibilità, in quanto la pista presenta parecchi punti ciechi. Detto questo, molti piloti stanno cercando la prestazione sul giro singolo su gomma media. Per farlo però devono spingere e fidarsi che, davanti a loro, ci sia pista libera. Proprio per questo Albon ha dovuto abortire uno dei suoi giri, in quanto si è trovato davanti a sorpresa la Ferrari di Lewis Hamilton, episodio poi rilevato e notato dalla direzione gara. I piloti, almeno nei primi venti minuti di prove, stanno tentando di trovare il giusto equilibrio sul giro singolo. Il bilanciamento di Ferrari sembra migliorato rispetto alle scorse quattro gare, tanto che Leclerc ottiene il miglior tempo. Subito dietro di lui, però, ci sono le due McLaren, che stanno continuando a mantenersi sulle ottime prestazioni ottenute anche nella scorsa sessione.

A quasi trenta minuti dal termine i piloti scendono in pista con la gomma rossa
Molti piloti sono andati ai box per cambiare il proprio set di gomme. Quasi tutti i team stanno montando la gomma rossa, per cercare di trovare la confidenza giusta in vista delle qualifiche. Quest’ultime saranno fondamentali, visto che i distacchi sul giro secco sembrano essere abbastanza minimi. Il primo a far segnare il miglior tempo su gomma morbida è stato Carlos Sainz, che, come già visto in Bahrain, si sta dimostrando più a suo agio con la sua Williams. Dopo alcuni minuti, però, a sottrarre il primo posto allo spagnolo è la Red Bull di Max Verstappen, che a sua volta resiste molto poco alla carica di Piastri e, infine, di Lando Norris.
Ferrari, invece, si sta concentrando su qualcosa in particolare. Hamilton fa segnare un tempo distante un secondo, su gomma rossa, distante da Norris. Leclerc, a sua volta, ha provato più volte a lanciarsi nel suo giro veloce, per poi tornare ai box e chiedere delle modifiche sulla sua ala anteriore. Infatti, come hanno mostrato le immagini, il monegasco ha sofferto di sovrasterzo particolarmente nel primo settore. E così, appena tornato in pista, Leclerc fa segnare un più accettabile quarto tempo, distante quasi cinque decimi dalla migliore prestazione di Norris.
Nel frattempo, a venti minuti dal termine, Albon tocca con la posteriore destra il muro in uscita dall’ultima curva. Quasi stessa sorte tocca ad Andrea Kimi Antonelli, ma con l’anteriore destra. L’italiano, subito dopo aver urtato il muretto, è rientrato per precauzione ai box. Invece, tornando in casa Red Bull, a quindici minuti dallo scadere della sessione, Verstappen inizia la sua simulazione gara. Lo fa iniziando a girare sul minuto e 34 secondi, mentre durante le prime prove libere della sessione Norris aveva iniziato il suo stint facendo segnare un minuto e 33. Tornando alla sessione attuale, anche tutti gli altri piloti, così come l’olandese, hanno iniziato a concentrarsi sulla simulazione gara, passando dalle gomme morbide alle medie.
Tsunoda sbatte e provoca una bandiera rossa
A quasi cinque minuti dal termine le attività in pista vengono interrotte per una bandiera rossa provocata da Yuki Tsunoda. Il giovane giapponese ha urtato la ruota anteriore sinistra sul muretto interno dell’ultima curva. Il contatto ha provocato la rottura del braccetto che collega la gomma alla vettura, rendendo così la monoposto ingovernabile e sbattendo di conseguenza al muretto esterno. Vengono così interrotte gli stint simulativi che sicuramente avrebbero conferito qualche informazione in più sugli equilibri in pista che si presenteranno domani in qualifica e domenica in gara.
L’unica certezza che continua a emergere sul finale della seconda sessione di prove libere è la McLaren. Le vetture del team papaya riescono a districarsi agilmente tra i muretti di Jeddah. Molto precisa è la direzionalità dell’anteriore, che rende possibile a Norris e Piastri di affrontare al massimo della velocità i vari cambi di direzione tipici di questa pista. Non a caso, a far segnare il miglior tempo della sessione è stato Norris con un 1:28.267, seguito a ruota dal compagno di squadra. I loro diretti concorrenti, però, sono davvero molto vicini e, nella giornata di domani, potrebbero insidiare il dominio papaya.